Ritratti di famiglia

12 marzo 2018 - 12:03

Venerdì 9 marzo si è inaugurata la mostra “Ritratti di Famiglia” presso il museo archeologico di Bologna, la prima mostra ad utilizzare AmaMusei come guida ufficiale.

Il tema riguarda i personaggi principali che hanno contribuito alla collezione del museo, dai primi sparuti nuclei fino all’attuale, seguendo un arco temporale di cinque secoli, dal XVI secolo fino agli anni della seconda guerra mondiale. Ognuno dei personaggi raccontato è accompagnato da un oggetto simbolo, ovvero dal reperto che meglio testimonia il lavoro svolto dalla personalità.

La scelta di raccontare le personalità, e solo in minima parte i reperti, permette di ampliare lo sguardo anche all’evoluzione della disciplina di archeologica, sia dal punto di vista metodologico, sia sul differente sguardo con cui si è guardato all’antichità nel corso dei secoli. Ciò si può notare lungo tutta la narrazione della mostra, ai primi sguardi curiosi all’antico dei nobili a cavallo tra il XVI e XVII secolo, ai tentativi degli eruditi settecenteschi di dare una struttura sistemica alla nascente archeologia, fino agli ultimi due secoli, dove le personalità operano con metodo e rigore scientifico, per una materia finalmente diventata accademica.
L’evoluzione si riflette anche nella modalità di esposizione di reperti e nel loro numero. Dalle prime personalità corredate da uno scarno numero di reperti e vetrine, si passa ad una concentrazione sempre maggiore di oggetti via via che ci si addentra nella mostra, fino a giungere all’esposizioni di veri e propri contesti archeologici, provenienti dai vari scavi accorsi nei due secoli scorsi a Bologna e dintorni, dove l’importanza non è più data dalla bellezza del pezzo singolo, ma dall’insieme di testimonianze raccolte durante lo scavo.

Come anticipato, la mostra “Ritratti di famiglia” fa un ampio uso di AmaMusei per accompagnare i visitatori al suo interno, sfruttando lo speech come audioguida tra le sale. La guida della mostra, però, ha delle qualità in più che la rendono particolarmente interessante per i visitatori.

Sebbene sia possibile visitare la mostra anche solo leggendo i pannelli presenti all’interno, con l’app attiva si può ricevere una narrazione completamente differente del patrimonio esposto. Sfruttando il binomio app-beacon, infatti, il visitatore è guidato in modo automatico lungo tutta l’esibizione, evitando quindi di guardare troppo spesso il telefono e potendosi concentrare solo sulla mostra. In aggiunta, i contenuti visibili coi beacon sono pensati per essere letti e ascoltati solo con questa tecnologia: questo significa che essi sono esclusivi della mostra, e si possono vedere soltanto all’interno del suo spazio fisico. Un motivo in più per usare l’app durante la visita!

Elemento di ulteriore interesse è che la mostra non termina con l’ultimo personaggio, ma si estende per tutta la città di Bologna. Per ogni personalità esiste un percorso che accompagna il visitatore nei luoghi dove trovare le sue testimonianze. I percorsi sono 14, riguardano sia il centro sia la periferia, e hanno tutti il GPS.

"Ritratti di famiglia"
dal 9 marzo al 19 agosto 2018
Museo civico archeologico,
via dell'archiginnasio 2,
42014 Bologna

Da martedì a venerdì: 9 - 18
Sabato, domenica e festivi: 10-18,30

intero - euro 6,00
ridotto - euro 3,00